Disponibile “Swag” #5 di Cameron Arthur
Stavo appena guardando il mio stesso sito, non per compiacermi ma per controllare una cosa, e scorrendo ho notato che il primo articolo sull’homepage era su Mike Diana e il secondo su Joe Matt, così mi sono detto: ma che anno è? O meglio, sto diventando uno di quelli che si stava meglio quando si stava peggio e i bei vecchi tempi andati ecc. ecc.? Cerchiamo di recuperare e di svecchiare un attimo la faccenda, magari senza ricorrere a un video in cui ballo su Tik Tok ma parlando semplicemente di qualcosa di contemporaneo. E così torno su Cameron Arthur. Sì, lo so che già vi ho parlato più volte dell’autore di Swag, e ancor meglio lo sa chi mi ha visto a qualche festival l’anno scorso. Salvo che in realtà pochi mi hanno dato retta e hanno comprato Swag #4, uno dei fumetti del Buyers Club 2022 e anche uno dei miei 10 fumetti preferiti tra quelli usciti nel 2022. Non sapete nemmeno cos’è? Leggete qui se volete capire perché mi è piaciuto tanto, sempre che sia riuscito a spiegarmi. Nel frattempo è uscito anche Swag #5, sempre autoprodotto e ora disponibile nel Big Cartel di Just Indie Comics.
Swag #5 contiene una storia unica divisa in più capitoli e intitolata Ballad of the Black Sun, doveva uscire nel 2022 e infatti riporta la data dell’anno scorso ma poi le cose sono andate un po’ storte, nel senso che ci si è messa di mezzo la tipografia sbagliando la stampa della copertina. Cameron si è ritrovato con un pacco di copie in cui metà della copertina e metà della quarta si univano sulla facciata dell’albo, lasciando il retro completamente bianco. Quando gli ho scritto per ordinargli un po’ di copie mi ha così offerto due alternative: aspettare che gli arrivasse la versione corretta oppure fare un disegno diverso su ogni copia di Swag #5 che mi stava mandando. Ovviamente non ho resistito e ho optato per la seconda opzione, ribattezzando questa particolare versione la Weird Edition di Swag #5. Avrete così una copertina sicuramente cacofonica ma anche un disegno originale dell’autore su ogni copia.
Per quanto riguarda il contenuto dell’albo, Cameron Arthur si conferma un autore che ha ormai trovato la sua cifra stilistica, allontanandosi dai riferimenti degli esordi e dalla narrativa di genere per raggiungere una dimensione propria, in cui al centro c’è l’individuo e la sua difficoltà di interagire con gli altri e di integrarsi nella società. Se Swag #4 raccontava così le ambiguità e le tensioni di una famiglia texana contemporanea, il nuovo numero si concentra su un solo personaggio, un cavaliere solitario che nel periodo immediatamente successivo alla guerra di secessione si mette in viaggio per l’Ovest in cerca di fortuna ma anche di se stesso. Le cose non andranno proprio per il verso giusto ma al di là dell’avventura pura e semplice ciò che rende questo fumetto unico e ancora una volta potente sono i lunghi flashback che raccontano il passato del protagonista, abilmente collocati da Arthur in un momento topico della vicenda. La suddivisione in capitoli arricchisce il quadro complessivo, rendendo Ballad of the Black Sun una storia articolata e dalle molteplici sfaccettature. Il disegno mostra ancora linee spesse e grezze, che però cominciano ad allontanarsi dall’ovvio riferimento di Paper Rad per utilizzare campi più lunghi e inquadrature originali. Swag #5 è assolutamente consigliato e già uno dei miei fumetti preferiti di questo 2023: fossi in voi non me lo perderei.
“Boiled Angel” di Mike Diana in pre-order
I più attenti tra voi ricorderanno che un paio di anni fa apparve brevemente sul Big Cartel di Just Indie Comics la raccolta dei primi 4 numeri del Boiled Angel di Mike Diana, confezionata in un elegante cartonato celeste edito dai macedoni di Crna Hronika. Ebbene, da qualche mese è finalmente stato pubblicato il secondo e ultimo volume, ancora cartonato e persino più massiccio del precedente (sono più di 400 pagine), ed è così giunto il momento di renderlo disponibile al pubblico italiano. Ma se vi interessa affrettatevi: i volumi sono infatti oggetto di un pre-order limitatissimo, che si chiuderà il 19 marzo o forse anche prima (dipende dalla quantità di ordini che arriveranno), e al termine del quale i due libroni non saranno più disponibili, forse per un bel po’ di tempo o forse per sempre (chissà). Ma cosa ci trovate dentro? Semplicemente alcuni dei fumetti più offensivi, deviati e perversi di sempre, in cui non manca una buona dose di ironia ma che comunque all’epoca – tra il finire degli anni ’80 e l’inizio dei ’90 – fecero scalpore per oscenità e audacia. E forse già saprete che proprio per Boiled Angel Diana venne processato e infine condannato, dando vita a una lunga causa legale che fu al centro delle cronache fumettistiche dell’epoca (il Comics Journal, allora ovviamente nella sua versione cartacea, la seguì approfonditamente). Ma all’interno di queste raccolte non ci sono soltanto i fumetti di Diana, dato che Boiled Angel era una vera e propria fanzine in cui l’autore raccoglieva racconti, illustrazioni e vignette che collaboratori occasionali, sparsi ai diversi angoli degli Stati Uniti, gli mandavano con il preciso scopo di esagerare e scioccare più degli altri, tra violenze ed efferatezze varie, mutilazioni corporee, insulti contro la religione, dettagliate descrizioni dei modus operandi dei serial killer, ecc. ecc. Niente di politically correct insomma, anzi, siamo dalle parti dell’underground puro e marcio, in cui il fumetto va a braccetto con l’Apocalypse Culture e con quella passione per l’estremo che dominò la controcultura angloamericana di quel periodo. Se siete interessati fatevi un giro sul Big Cartel di Just Indie Comics e approfondite la vicenda, dato che lì ci sono anche una serie di istruzioni e informazioni relative al pre-order. Se invece state leggendo queste righe quando è troppo tardi, beh, peggio (o forse meglio) per voi.