Dopo qualche settimana di assenza, torna questa scintillante rubrica, in cui cercherò di mettere insieme le notizie e i link più interessanti degli ultimi tempi. Iniziamo dai festival in giro per il mondo, che questo weekend sono davvero tanti. A Chicago c’è uno dei principali eventi del fumetto underground, il CAKE, con un poster di Ivan Brunetti, ospiti come Gilbert e Jamie Hernandez, Dash Shaw, Lale Westvind, Eleanor Davis, Keiler Roberts, Zak Sally, Jillian Tamaki, incontri, disegno dal vivo, lezioni di tecniche di stampa e tante novità al debutto. Per approfondimenti vi rimando al blog della manifestazione. Gli artisti ed editori americani che non potranno raggiungere Chicago si divideranno tra la terza edizione del Grand Comics Fest di Brooklyn, l’Olympia Comics Festival e il New South Festival of Literary Arts & Cartooning di Austin in Texas, con un bel poster disegnato da Inés Estrada.
In Europa sono invece in programma il Copenhagen Comics, con ospiti di altissimo livello come Art Spiegelman, David Lloyd, Herr Seele, Simon Hanselmann, Tommi Musturi, il Munchen Comic Festival, incentrato su autori inglesi come Dave McKean e Bryan Talbot, e il Crouch End Cartoon Arts Festival di Londra, di cui Andy Oliver ci fornisce un’esauriente anteprima. Dall’11 al 13 giugno arriverà poi l’Oslo Comics Expo, che avrà come ospite ancora Hanselmann ma anche Ed Piskor, Lando, Aisha Franz, Paul Paetzel, Antoine Cossé, Joe Kessler. Passando ai festival già conclusi, su Broken Frontier ci raccontano del Klaxon di Anversa, mentre Robyn Chapman di The Tiny Report e Zainab Akhtar di Comics&Cola scrivono da Toronto. Sempre su Comics&Cola vi segnalo un paio di articoli su un’artista che a me piace parecchio e di cui prima o poi vi parlerò, Lala Albert: si parla del recente R.A.T. e della sua libreria.
Veniamo dunque a qualche approfondimento di rito sugli ultimi articoli pubblicati su JustIndieComics e in particolare sulla chiacchierata con Dylan Horrocks dello scorso 22 maggio alla libreria Giufà di Roma. Il passaggio di Horrocks in Italia per il tour di presentazione di Sam Zabel e la penna magica ha prodotto qualche altra interessante intervista, come quelle pubblicate su Bad Comics e Fumettologica, in cui vengono toccati anche temi rimasti fuori dalla conversazione romana.
A proposito di interviste, ormai non si contano più quelle a Daniel Clowes e forse me ne sono persa anche qualcuna: tra le ultime ci sono quelle a Boing Boing, a Vulture e a The Guardian, secondo cui l’autore di Eightball “scrive i più divertenti fumetti tristi o i più tristi fumetti divertenti del mondo”. Inoltre Clowes ipotizza anche di ritornare, un giorno o l’altro, ai suoi vecchi personaggi, come Enid e Rebecca di Ghost World, o anche Lloyd Llewelyn, mentre Wilson diventerà un film con Woody Harrelson e Laura Dern. Intanto l’organizzazione del Comic Arts Brooklyn, in programma il prossimo 7 novembre, annuncia che Clowes sarà ospite del festival e che in quell’occasione si vedranno in anteprima le prime copie del suo nuovo libro, Patience. Come già saprete a pubblicarlo sarà la Fantagraphics, che nel frattempo ha rinnovato il suo sito. La stessa casa editrice di Seattle annuncia la raccolta di Wimmen’s Comix, fondamentale antologia underground.
Mentre su Boing Boing anticipano qualche pagina da un lavoro inedito – e purtroppo ancora incompiuto – di Joe Matt tratto dal libro celebrativo per i venticinque anni della Drawn & Quarterly (di cui spero di parlare prossimamente), a Pittsburgh esce l’ottavo numero del sempre interessante Comics Workbook Magazine, con un’intervista agli editor di š! a firma Laila Milevski, un saggio su Julie Doucet a opera di Daryl Seitchik e un’intervista al cartoonist “misterioso” GG di Jamie McMorrow. La rivista è distribuita da Copacetic Comics, nel cui shop virtuale potete trovare anche BW, una nuova zine assemblata dal cartoonist Jim Rugg che mette insieme una serie di spettacolari immagini tratte da misconosciuti fumetti anni ’80 e di cui ha parlato anche Frank Santoro sul sito del Comics Journal.