New New York/3 – “Froggie World” #1 di Allee Errico

“Caro lettore, benvenuto a Froggie World! Ho iniziato a fare questi fumetti autobiografici nel 2017 per costringermi a disegnare ogni giorno. Li ho postati su Instagram con l’alias @froggie.world. Scusami ma in realtà non ci sono rane in questo libro. Ciò che è iniziato come un divertente progetto collaterale alla fine è diventato un’ossessione quando ho capito la capacità del fumetto autobiografico di rivelare i meccanismi della vita, l’universo ecc. Divertiti! Baci, Allee”.

Con queste righe si apre il primo numero di Froggie World, con cui Cram Books raccoglie alcuni dei fumetti pubblicati da Allee Errico su Instagram organizzandoli non in ordine cronologico ma per tema. Il sottotitolo è Love Angel Music Bike, e infatti le situazioni ricorrenti sono – al di là di qualche breve comparsata del cane Sardine qui visto come un “angelo” – l’amore, la musica e gli spostamenti in bicicletta per le strade di New York. Questi elementi si intrecciano l’uno all’altro e sono un pretesto per dare al volumetto una struttura frammentata e non sequenziale, in modo da liberarlo dalla banalità della cronologia. La sensazione è inusuale, come se stessimo leggendo un remix di un fumetto di Gabrielle Bell, a cui Errico deve molto, non semplicemente per la data che apre ogni tavola ma anche per tono, ritmo, approccio. In Froggie World non si assiste a grandi drammi e non ci vengono raccontati eventi fondamentali della vita della protagonista: certo, ogni tanto qualcosa succede – per esempio si capisce che Allee si è lasciata con il fidanzato o si assiste ai battibecchi con un capo insopportabile e al conseguente licenziamento – ma l’attenzione è tutta sulle piccole cose. Come appunto la musica, assoluta protagonista di diverse tavole in cui vediamo Allee fissarsi con i Nine Inch Nails, immaginare di essere la moglie di Joey Ramone o avere un orgasmo mentre balla sul pavimento ascoltando i Deftones.

C’è poi la solita vita newyorkese che abbiamo imparato a conoscere in tanti fumetti autobiografici, fatta di uscite con gli amici, feste, lavori sfigati, librerie dell’usato, incontri sulle app di dating, picnic al parco. Niente di troppo diverso da quanto succede in altri paesi sviluppati del nostro Occidente, ma l’atmosfera è inconfondibilmente da Grande Mela e lo sfondo è quello che ci aspettiamo, con i ponti, le stazioni della metropolitana, le lavanderie automatiche, i deli, le case con veranda della periferia dove sono ambientati quasi tutti i fumetti (Allee vive a Ridgewood, nel Queens). E a rendere tutto così newyorkese ci sono anche un paio di interpolazioni fotografiche, inserite nelle tavole più recenti, a testimonianza di una pratica che sta prendendo piede in molti cartoonist di questa nuova scena.
Se è vero che i fumetti di Allee devono più di qualcosa a illustri concittadine avvezze al fumetto autobiografico – potremmo considerarla una discendente diretta della Bell o una Julia Wertz più punk – la narrazione procede in modo tutt’altro che derivativo. Anzi, Errico è dotata di una freschezza e di un dono della sintesi fuori dall’ordinario, tanto che Froggie World #1 risulta una lettura a tratti esaltante per la grazia nel raccontare e la capacità di veicolare emozioni con estrema naturalezza. Alcune pagine in particolare sembrano degli haiku per come riescono a comunicare un’idea o una sensazione con quattro vignette, un disegno appena accennato e pochissimo testo.
Ai contenuti già di per sé godibilissimi si aggiunge una dimensione estetica forse ancor più interessante. Dato che le tavole sono pubblicate in ordine tematico e non cronologico, sfogliando le pagine si osserva un segno altalenante, come è normale che sia per dei fumetti realizzati nell’arco di sei anni da un’autrice giovane e quindi in costante evoluzione. Si passa da pagine caratterizzate da un tratto talmente frenetico da risultare abbozzato per giungere ad altre più dettagliate, ricchissime di linee e testi. Guardando la data indicata in alto a destra di ogni tavola si possono ricostruire le capriole stilistiche della cartoonist newyorkese, che di volta in volta si diverte a sperimentare soluzioni diverse, come l’uso del carboncino risalente alla prima metà del 2022, il tratteggio incrociato che domina alcune riuscitissime tavole della prima metà del 2023 o una serie di pagine più recenti che utilizzano vignette lunghe e strettissime strabordanti di testo. Una citazione particolare la meritano alcuni primi piani, sorta di autoritratti che aprono squarci di eleganza in un insieme volutamente grezzo.

Errico era già apparsa nel #42 di Smoke Signal (ne ho parlato qui) e ancor prima in un’altra pubblicazione della casa editrice di Andrew Alexander, ossia Cram #2, con la bellissima storia breve Herpes Outbreak, che merita a sua volta di essere recuperata (e d’altronde anche il resto dell’antologia è di altissimo livello). A Cram va un plauso per la confezione di questo Froggie World #1, con la stampa in risograph che rende ancora più sporco il bianco e nero e che si esalta quando, in una quindicina di pagine sulle 60 totali, si aprono squarci di colore. Come dico raramente, perché raramente succede, quando un fumetto mette insieme contenuti, disegno e stampa in un unicum indivisibile, beh, siamo davvero davanti a un grande fumetto.

“Hate” e “Peepshow” pre-order

No, non siamo negli anni ’90 ma nel 2024 e per di più nel futuro, ossia a giugno, quando uscirà per Fantagraphics il primo numero di una nuova miniserie in quattro parti a firma Peter Bagge, dedicata a Buddy Bradley e ai comprimari della sua gloriosa serie Hate. Ma i colpi di scena non si fermano qui, perché il mese successivo, insieme al secondo numero di Hate Revisited!, verrà distribuito nelle fumetterie americane sempre via Fantagraphics il #15 di Peepshow, la serie di Joe Matt ferma dal 2006 e che vede ora una inaspettata quanto purtroppo postuma prosecuzione.

Non potevo ovviamente lasciarmi sfuggire queste novità, dato che sul sito ho parlato ripetutamente e persino approfonditamente sia di Bagge che di Matt. Su Hate ho realizzato un lunghissimo speciale raccontandone prima gestazione e sviluppi in A History of Hate e mettendo poi insieme una serie di curiosità, mentre su Joe Matt ho pubblicato un approfondimento in tre parti incentrato ovviamente su Peepshow, serie che coincide in gran parte con la bibliografia dell’autore. E poi c’è stato il post più triste di tutti, ossia questo piccolo necrologio scritto in occasione della prematura scomparsa di Matt il 18 settembre scorso.

Ecco dunque che sono disponibili in pre-order nella sezione Just Indie Comics del negozio online di Risma Bookshop l’abbonamento alla serie Hate Revisited! e il #15 del Peepshow di Joe Matt. Trattandosi di comic book vecchio stile, si tratta di prodotti che viaggiano nel circuito delle fumetterie statunitensi e di quelle (poche) fumetterie italiane che ancora importano materiale dall’estero. Non saranno facilissimi da trovare dopo la pubblicazione, quindi se vi interessano vi conviene ordinarli da subito. Anzi cercate di sbrigarvi che il tempo stringe, dato che il pre-order sarà aperto soltanto fino a venerdì 10 maggio.

Chiudo con qualche piccola anticipazione. Hate Revisited! alternerà storie in bianco e nero su Buddy Bradley e compagni ambientate ai tempi della serie originaria, dunque tra la Seattle degli anni ’90 e il New Jersey, a storie a colori ambientate ai giorni nostri sul genere di quelle già viste nei vari Hate Annual. Peepshow #15 racconterà invece il trasferimento di Matt a Los Angeles nel 2003 e il suo tentativo di trasformare Peepshow in una serie HBO. Una curiosità: nonostante fossero passati ben 17 anni dal precedente numero di Peepshow, Matt non aveva ancora finito di lavorare su questo nuovo comic book quando è stato colpito da morte improvvisa. Le ultime pagine del fumetto non erano state inchiostrate e ci ha pensato l’amico Chester Brown a passare la china in modo da poter permettere la pubblicazione di quest’ultimo fumetto di Joe Matt. E ora, come al solito, via ai link per i pre-order!

ABBONAMENTO HATE REVISITED! DI PETER BAGGE PRE-ORDER

PEEPSHOW #15 DI JOE MATT PRE-ORDER