“Dôme”

(English text)

Dome angouleme

 

Dôme è un’antologia di grande formato (28 x 35,5 cm) frutto della collaborazione dei francesi di Lagon e degli inglesi di Breakdown Press. Stampata in risograph e rilegata a mano durante l’ultimo festival di Angoulême, alla presenza di gran parte degli autori coinvolti, raccoglie in sole 40 pagine ben 17 artisti tra i più interessanti del panorama internazionale odierno: Lando, Amanda Baeza, Simon Hanselmann, Jeremy Perrodeau, Bettina Henni, Sammy Stein, Dash Shaw, Hugo Ruyant, Antoine Cossé, Michael DeForge, Zoe Taylor, Amandine Meyer, Olivier Schrauwen, Alexis Beauclair, Jean-Philippe Bretin, Joe Kessler, Richard Short.

 

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La copertina di Olivier Schrauwen rappresenta appunto una cupola ultramoderna simile a una sfera stroboscopica, contrapposta a uno spazio esterno indefinito e misterioso. Dal dualismo di questa immagine prendono vita gran parte dei contributi presenti nel volume, che a grandi linee esplorano la dinamica interno/esterno, spesso in relazione a quella realtà/apparenza. E’ il caso per esempio di Lando, che nelle tre riuscitissime pagine di apertura propone un gioco tra preistoria e futuro prossimo magnificamente e dettagliatamente illustrato. Il concetto di spazio è a volte multiforme, indefinito ed enigmatico come in Synesthésie di Hugo Ruyant, altre suggestivamente architettonico come nelle due pagine in positivo/negativo di Jean-Philippe Bretin.

 

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In La Lettre Sammy Stein apre finestre verso orizzonti sconfinati grazie allo schermo di uno smartphone, mentre Antoine Cossé riesce nella sola pagina di Hotel a raccontare una storia di sotterfugi extraconiugali rappresentando il binomio interno/esterno attraverso l’immensa vetrata di una camera d’albergo.

 

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Lungi comunque dall’essere monotematica, Dôme riporta anche contributi di autori che, pur con qualche concessione al feeling generale, insistono sulla propria poetica: è il caso di DeForge con la storia di due bambini arrabbiati e ingrati, Dash Shaw con le sue cosplayer, Schrauwen che ci porta ancora ai confini della paranoia con 140 vignette in 2 pagine, Hanselmann che tira fuori altre tre irresistibili pagine di Megg, Mogg, Olw e Werewolf Jones a una Zine Fair.

 

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Discorso a parte meritano Joe Kessler e Richard Short, che fondono alla perfezione lo stile dei loro albi per Breakdown, Windowpane e Klaus Magazine, dando forma a cinque coloratissime pagine piene di cani, gatti e forme dinamiche: bellissime soprattutto la seconda e la terza tavola di questa Paws For Thought, che rappresentano nei toni del giallo, rosso e blu la corsa di un cane sullo sfondo di un paesaggio collinoso.

 

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Impreziosito anche dalla trovata di riportare nelle pagine centrali un’appendice in forma di singola striscia delle diverse storie, Dôme è grazie alla capacità dei suoi editor (Alexis Beauclair, Joe Kessler, Sammy Stein) la migliore antologia degli ultimi anni. Se l’ottavo Kramers Ergot mancava di visione d’insieme, se Mould Map #3 peccava in alcune concessioni a un’estetica cyber a tratti pacchiana, se Volcan allargava eccessivamente il campo rischiando l’effetto di bignami indie, Dôme in sole 40 pagine ci regala un esempio di coerenza estetica davvero raro a vedersi.

L’antologia, stampata in 500 copie e venduta al prezzo di 25 euro, è attualmente esaurita presso Lagon ma alcune copie verranno rese disponibili grazie alla Breakdown Press ai prossimi festival internazionali, come il Millionaires’ Club di Leipzig, il TCAF di Toronto, l’ELCAF e il Safari Festival di Londra.

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