Approfitto di questo spazio gentilmente offerto da me stesso per segnalarvi che nel negozio di Just Indie Comics trovate una trentina di titoli caricati negli ultimi giorni, tra nuovi arrivi, titoli del catalogo finalmente disponibili anche on line e addirittura libri “scritti”, ossia materiale non a fumetti: siamo così a quota 170 articoli, se non sbaglio un record per il negozio dalla sua nascita. Ma andiamo con ordine e cominciamo a illustrare brevemente le novità, come il #2 della pazzesca antologia made in San Francisco Tinfoil Comix (del #1, al momento esaurito, avevo parlato qui), il misconosciuto ma per me già cult A Different Sky di Samuel D. Benson (ci tornerò meglio in seguito) il settimo numero della fanzine Bubbles con interviste a Inés Estrada, María Medem e Jesse Jacobs e approfondimenti su Yoshiharu Tsuge e Gary Panter, i nuovi fumetti di quelli che ormai sono degli habitué da queste parti, ossia David Tea e Ian Sundahl, entrambi arrivati all’undicesima uscita delle loro serie Five Perennial Virtues e Social Discipline. Altro ritorno è quello di Pete Faecke, i cui fumetti avevo già portato in Italia un paio di anni fa direttamente dal CAKE di Chicago e che ora è di nuovo tra noi con il già visto gay western Pardners e soprattutto con due recenti albetti autoprodotti divisi a metà con A.T. Pratt (Wacky Western) e Drew Lerman (Detective!).
This is Serious: Canadian Indie Comics è invece il catalogo di una mostra sul fumetto canadese che si è tenuta all’Art Gallery of Hamilton, con tavole di autori canadesi contemporanei e non, accompagnate da saggi di Jeet Heer e Peggy Burns. Dall’Italia arrivano invece Baby Gang di Diego Miedo e Pietra abbandonata di Tagliamani, su cui mi ero già soffermato qui. Dicevamo prima di Bubbles, e riprendo l’argomento per ricordarvi la presenza nel catalogo del #6, contenente un’intervista a Benjamin Marra condotta da Dash Shaw e anche un inserto con le prime sei pagine di Our Lord, My Master, graphic novel che Marra ha completato da tempo ma che è al momento ancora inedito (il perché lo scoprirete leggendo l’intervista). E a proposito di fanzine, ecco i primi tre numeri di Strangers, altra zine americana nata di recente, con interviste a Paul Kirchner, Geoff Darrow, Richard Corben, oltre ad articoli, recensioni e fumetti che rivolgono una particolare attenzione al passato più che al presente.
Dicevo poi del materiale “recuperato” dal catalogo, e cioè quei fumetti che prima ero solito portare ai festival ma che non avevo più caricato nel nuovo negozio su Big Cartel. Ebbene, sto cercando pian piano di metterne il più possibile on line, dato che i festival continuano a rimanere un’incognita. Per il momento trovate titoli a firma Antoine Cossé (di cui ho recuperato Showtime, mentre continua a essere disponibile anche The Train), Jakko Pallasvuo (Pure Shores), Julie Delporte (This Woman’s Work), Michael DeForge (con gli ormai rari e fuori catalogo On Topics e The Boy in Question), Etan Rilly/Hartley Lin con qualche numero del suo Pope Hats, e poi l’antologia giapponese Akkusu con un volume di difficile leggibilità ma senz’altro curioso che vede ospiti Archer Prewitt, Jason e Adrian Tomine, il settimo numero da tempo esaurito del magazine Nobrow, la collezione completa del Klaus di Richard Short edito da Breakdown Press, comprensiva dei tributi di autori come Alice Socal, Michael DeForge, Joe Kessler, Anna Haifisch, Lando ecc.
Visto che ci sono, ne approfitto per segnalarvi che prima dell’estate nella sezione Classix+Rare erano arrivate una serie di novità d’annata, come qualche Zap Comix e Weirdo, The Complete Dirty Laundry Comics di Aline Kominsky e Robert Crumb, il #2 dell’antologia Short Order Comix curata da Art Spiegelman e proveniente direttamente dal 1974. E concludo dandovi la notizia che ho da poco inaugurato la categoria Other Stuff, in cui spero di aggiungere pian piano materiale extra-fumettistico, alla faccia di “just” indie comics. Si inizia con un po’ di libri della seminale casa editrice milanese Shake (di cui è disponibile anche I fumetti del Prof. Bad Trip) e con due volumi della rivista/libro Re/Search dedicati alle fanzine. L’idea è quella di recuperare in giro materiale di difficile reperibilità legato al mondo della controcultura e dell’autoproduzione, con un occhio particolare a fanzine e riviste del passato che ho personalmente amato e che cercherò di far amare anche a voi.
E infine, stavolta per davvero, vi ricordo che tutte le spedizioni avvengono via corriere Sda e che basta inserire in fase di checkout il codice ITALIA50 per avere le spese di invio gratuite su tutti gli ordini dai 50€ in su.