JICBC PT. 3 – “Our Mother” di Luke Howard

Dopo Blammo #9 di Noah Van Sciver e Get Out Your Hankies di Gabrielle Bell, è Our Mother di Luke Howard il terzo fumetto “uguale per tutti” del Just Indie Comics Buyers Club, il servizio di sottoscrizione entrato nel vivo della sua seconda edizione. Per chi ancora non sapesse di cosa sto parlando, il Buyers Club è un abbonamento annuale che permette a chi ha aderito entro lo scorso 10 gennaio di ricevere 4 oppure 8 fumetti all’anno in quattro spedizioni a cadenza trimestrale. L’idea è quella di rendere disponibili al pubblico italiano comic book, antologie e mini-comic autoprodotti difficilmente reperibili in Europa, dato che escono fuori dalle logiche distributive e commerciali del fumetto di massa, ormai standardizzate nel formato graphic novel. Se per le spedizioni di gennaio e aprile ho scelto due autori sicuramente noti a chi ha seguito le evoluzioni del fumetto indipendente e d’autore statunitense degli ultimi anni, con la terza mandata ho fatto una scelta di nicchia, dato che Luke Howard è autore meno conosciuto al grande pubblico. Diplomato al Center for Cartoon Studies di White River Junction nel Vermont, Howard ha iniziato ad autoprodurre i suoi fumetti e a collaborare a riviste e antologie sin dagli anni passati nella scuola di James Sturm. Seppur stilisticamente altalenanti, queste prove avevano già diversi spunti interessanti, basti pensare a Junior, Dance Yourself to Death (per Irene #3, che avevo recensito qui) e Trevor, pubblicato nel secondo numero dell’antologia in scatola Dog City e nominato agli Ignatz Awards. Howard, diventato nel frattempo insegnante del CCS, si è così fatto notare agli occhi degli editori di settore ed è riuscito a pubblicare lo scorso anno due fumetti di maggiore ambizione e portata, ossia Talk Dirty to Me, graphic novel uscita per AdHouse Books, e appunto Our Mother, dato alle stampe da Retrofit Comics proprio sul finire del 2016. Se la prima prova sulla lunga distanza ha pregi e difetti e non convince ancora appieno, con Our Mother Howard ha mostrato tutt’altro passo, raccontando con una struttura frammentata e sghemba una serie di storie legate alla figura della madre, vittima di disturbi d’ansia e attacchi di panico, senza mai finire nell’autobiografico e cercando anzi la strada della metafora, dell’ellissi, del fantastico. Su Our Mother mi ero già brevemente soffermato in questa puntata di Misunderstanding Comics. Qui sotto trovate invece le prime 4 pagine del fumetto, che a giorni gli abbonati potranno leggere nella sua completezza e che vi mostro grazie alla collaborazione dell’editore. Buona lettura.

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