Dopo il festival dello scorso giugno, continua la collaborazione tra Just Indie Comics e lo studio Co-Co con una giornata dedicata al fumetto underground. Il nuovo evento, che si terrà sabato 24 febbraio a Roma dalle 16 alle 21 in via Ruggero d’Altavilla 10 (zona Pigneto), si chiama Just Indie Comics Day ed è organizzato insieme al Crack! festival, con Valerio Bindi che alle 19 presenterà Daniel Benitez, fumettista messicano classe 1990 oltreché editore di WorstSeller Ediciones. L’incontro si incentrerà in particolare sull’ultima fatica di Daniel, l’albetto Puto el ce lo lea, pubblicato in spagnolo con traduzione inglese allegata e firmato con lo pseudonimo di Dr. Intransferible. Inoltre saranno disponibili per la prima volta una serie di novità della distribuzione di Just Indie Comics, da Twilight of the Bat di Josh Simmons e Patrick Keck ai fumetti di Lale Westvind, dagli albi autoprodotti di Laura Pallmall alle ultime novità targate kuš!.
Anche se vede come protagonista il fratello dell’autore, Puto el ce lo lea racconta in realtà una storia corale, che guarda non solo alla famiglia di Daniel ma all’intero sobborgo di Città del Messico dove è ambientata. Non c’è una trama nel senso più tradizionale del termine ma piuttosto una serie di personaggi che passano da una situazione all’altra, tra scherzi, risse, feste in giardino, concerti punk. Temi come la violenza di strada e la famiglia disfunzionale sono rappresentati con un tratto leggero e cartoon, i colori sono irreali nei toni del blu e del fucsia, l’approccio ironico tiene lontano ogni dramma. Anche l’inserto El Chorri, spillato all’interno dell’albo, rafforza la dimensione corale del fumetto con la descrizione del personaggio omonimo, in sostanza un tossico del posto fissato con la forma fisica e, come ci informa l’autore nelle note, appassionato di colla (da sniffare).
Oltre che dei fumetti di Daniel si parlerà anche delle altre produzioni WorstSeller, una piattaforma creata da Daniel insieme a Anahi Hernández Galaviz e dedita non solo alla pubblicazione di fanzine e fumetti, ma anche all’organizzazione di workshop, festival e altri eventi legati al mondo del fumetto e dell’arte. L’uscita finora più importante è stata Zine Censura: Fanzine Makers from Mexico, un catalogo del primo festival di WorstSeller del 2015, in cui vengono presentate le opere di oltre 50 artisti della scena alternativa messicana sul tema della censura. Il libro è stato anche protagonista di una mostra alla DobraVaga, una galleria d’arte di Lubiana, in Slovenia.
Anche le altre produzioni WorstSeller saranno ovviamente disponibili per l’acquisto, oltre ai libri editi da Crack! e Fortepressa, come La Caïda e Coyota di Juliette Bensimon Marchina, e le pubblicazioni di Studio Co-Co con Dio di me stesso di Alessandro Galatola (edito insieme a Just Indie Comics in occasione del festival dell’anno scorso) e fumetti e stampe di Serena Schinaia.
Ma vediamo adesso nel dettaglio i titoli della distribuzione che saranno disponibili in anteprima per l’evento, con il bookshop che sarà aperto dalle 16 fino alle 21. Iniziamo da un bel carico di novità dalla Lettonia, con le ultimissime uscite di kuš!, ossia il #31 dell’antologia š! intitolato Visitors e i nuovi mini a firma Abraham Diaz (altro fumettista messicano, di cui avevo già parlato qui in occasione del suo Suicida), Pedro Franz, Francisco Sousa Lobo e Roman Muradov. E con l’occasione potrete anche trovare le altre recenti pubblicazioni di kuš!, ossia il #30 di š! tutto dedicato ai fumettisti di Brooklyn, i volumi Fearless Colors di Samplerman e Fenix di Zane Zlemeša, gli altri quattro mini di Paula Bulling/Nina Hoffmann, Noah Van Sciver, Tomasz Niewiadomski, Aidan Koch.
Dagli USA e precisamente da Seattle arrivano invece le produzioni Cold Cube Press, a partire dall’antologia di fumetto, illustrazione e poesia Cold Cube 003, tutta stampata in risograph e ricca di contenuti di grande impatto visivo. Sempre da Cold Cube è edito Twilight of the Bat, ossia il bel bootleg di Batman scritto da Josh Simmons e disegnato da Patrick Keck di cui ho già parlato in questa recensione.
Dall’ovest degli States passiamo a est con due autori che mi piacciono molto e che da tempo volevo portare in Italia, almeno con i loro fumetti. Di Lale Westvind avevo già distribuito (e recensito in questa puntata di Misunderstanding Comics) il suo Hax pubblicato da Breakdown Press. Adesso sono finalmente disponibili alcuni dei suoi fumetti autoprodotti, ossia l’albo in edizione limitata di 300 copie Mary e i numeri dal 2 al 4 di Hot Dog Beach. Se non conoscete ancora lo stile unico, denso, visionario, cyberpunk e ballardiano della Westvind magari è l’occasione giusta per farlo, dato che i suoi fumetti si distinguono con facilità da quasi tutto ciò che siamo abituati a vedere oggi.
E chiudiamo dunque con Laura Pallmall, cartoonist statunitense al momento poco conosciuta ma da tenere d’occhio. La fanzine Sporgo, di cui saranno disponibili i due numeri usciti finora, mette insieme rigorosità e sporcizia, come più o meno scrivevo parlando della sua storia breve Picaresque, selezionata per l’antologia The Best American Comics 2017. Proprio Picaresque è il piatto forte di Sporgo #1, mentre il secondo numero segna l’inizio della storia lunga Pyramid Inch, ambientata a Los Angeles e con protagonista un giovane filmmaker.
E con questo è tutto, non vi resta che venirci a trovare al Just Indie Comics Day e magari ingannare l’attesa dando un’occhiata alla pagina Facebook dell’evento, dove trovate altre immagini e notizie.